lunedì 28 gennaio 2013

10° LEGGE DEL FASCINO

10° LEGGE DEL FASCINO
QUANDO UNA DONNA NON CEDE FACILMENTE E NON APPARE DOCILE E REMISSIVA, DIVIENE PIU' STIMOLANTE CONQUISTARLA

HALLELUJAH !!!!!
Non ci credo nemmeno io, sono di nuovo tra voi, care lettrici, e se siamo fortunate non vi abbandono più per almeno l'intero prossimo capitolo! Ah ah ah ah!

Devo dire di essermela presa mooolto comoda dopo le vacanze di Natale, ma una promessa è una promessa e io voglio mantenerla! DEVO FINIRE TUTTE LE 100 LEGGI DEL FASCINO!
Quindi ripetete con me: "Non mollo, non mollate e non molliamoci!" e riprendiamo questo cammino spirituale verso la salvezza dell'autostima femminile insieme!

Tra l'altro, cominciavo a ricevere messaggi subliminali da parte di un mio amato lettore che iniziava ad essere alquanto indispettito dal mio momentaneo ritiro dalle scene Bloggeriane...






Ordunque, torniamo a noi!
Questa legge sottolinea una delle più grandi differenze esistenti tra uomo e donna: 
La donna ha un solo obiettivo, puntare alla "final destination", ovvero, alla relazione seria, ed è solo una volta raggiunta che inizierà a godersi il momento.
L'uomo no, l'uomo inizia a divertirsi proprio lungo la strada che porta alle catene.
Considerando il fatto che io mi sia sempre sentita più "uoma" che donna per quanto riguarda l'approccio con l'altro sesso, posso spiegarvi con chiarezza il perché di questo comportamento.

Quando il maschio desidera qualcosa la insegue e, inseguendola, aumenta il suo desiderio. E' il gioco del gatto col topo, é l'antica attitudine alla competizione.
Sarà proprio la competitività maschile a costringerlo a rimanere a lottare, e se perde, lotterà ancora più intensamente.

Se la preda è troppo facile da raggiungere, sicuramente perderà tutto il suo fascino.
Pensate a qualcosa che vi viene venduto a prezzo stracciato o regalato... Quanto stimerete il prodotto? Se lo stesso vi fosse stato proposto ad un prezzo considerevole, invece, avrebbe avuto ai vostri occhi un'attenzione completamente diversa...

Così ragiona lo masculo, bisogna permettergli di essere uomo.

Dopo una lunga discussione con alcune amiche riguardo la Legge numero dieci, mi sono resa conto che l'argomento che suscitava più attività celebrale si girava tutto intorno a una sola, semplice, bisbigliata domanda:

"Quanto cavolo devo aspettare prima di farlo?!"

Ragazze, non c'è una scadenza per queste cose, lo volete capire?
Certo, spero che abbiate in voi una minima sensibilità per capire che tipo di uomo vi trovate davanti, sicuramente potreste destare qualche dubbio sulla vostra rettitudine ad un eventuale Mr. Pitupitupà, con medaglietta della Madonna al polso e un santino di padre Pio nel portafoglio, se vi scagliaste con foga al suo collo ritenendo più che sufficiente l'essersi scambiati i primi convenevoli e i reciproci nomi...

Di certo, che ci si azzuffi la prima sera o dopo sei mesi (povero omo, tortura a mio parere disumana!!!), se si sa mantenere vivo l'interesse e il mistero, il gioco è fatto. L'importante è non dargliela mai vinta, l'uomo deve sempre avere il dubbio di non possedervi completamente. Più vi renderete indipendenti più lui sarà costretto, per natura umana, a desiderarvi!




MandiMandi!!!